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Progetti

Primo workshop - Castelforte
20 Ottobre 2011

IMG879534.jpgI comuni di Castelforte, SS. Cosma e Damiano e Minturno, continuano ad investire sui giovani.

Il primo importante investimento lo hanno fatto con il progetto Retemark 1 attivando i laboratori di marketing territoriale e formando una buona schiera di giovani sui temi della valorizzazione dei beni del territorio. Oggi già alcuni di loro lavorano sui progetti dell'Associazione dei comuni SER.A.L. e contribuiscono allo sviluppo locale. Peraltro la formula adottata in Retemark 1 è diventato un esempio di valenza nazionale e adesso viene replicato in molti comuni anche della provincia di Frosinone e di Rieti. Effettivamente gli Amministratori dei tre comuni hanno, prima di molti altri, dato una risposta coraggiosa ad un problema che oramai è evidente a tutti e oramai testimoniato dalle numerose ricerche che vengono effettuate sul disagio dei giovani.

L'Istat, l'osservatorio regionale sulla criminalità, l'Isfol sono tutti concordi nel segnalare che i giovani non sanno più immaginarsi il futuro e progettare conseguentemente il senso da dare alla loro vita e alla loro professione. Si vive cioè alla giornata e ci si rifugia nelle braccia della famiglia e del gruppo ristretto degli amici. La carenza di luoghi di aggregazione giovanile, la mancanza di “maestri” a cui ispirarsi, la distrazione educativa da parte delle famiglie, la crisi del mercato del lavoro, la sfiducia nei riguardi della politica, sono tra i principali fattori a cui attribuire la responsabilità di ciò che i giovani oggi sentono. Questa insicurezza e questa mancanza di prospettive è poi fattore di disgregazione sociale, di conflitto e causa potenziale di comportamenti contrari alle regole della comunità e viatico per entrare nel mondo dell'illegalità.
 
Con il progetto Sostenere, ora gli amministratori dei tre Comuni vogliono chiamare a raccolta tutti i responsabili degli enti che hanno un rapporto funzionale con il mondo dei giovani e i giovani stessi per verificare la possibilità di stabilire un “tavolo” di concertazione comune per intervenire in modo concreto e integrato sui fenomeni che destano maggiore preoccupazione sia sul piano dell'educazione che su quello del controllo sociale e della vigilanza. 

Oramai essi hanno sperimentato l'efficacia della formazione interventoâ come metodologia partecipativa per analizzare un fenomeno critico e trovare soluzioni adeguate per risolvere i relativi problemi. Lo hanno già fatto con il Bilancio partecipativo, poi con Retemark 1 e adesso si accingono ad utilizzarla nuovamente per il tema della sicurezza sociale.
Essi infatti hanno programmato di sviluppare un percorso, aperto alle Forze dell'Ordine, agli enti e alle Associazioni laiche e religiose del territorio, alle Scuole e alle imprese,  articolato in quattro tappe.Il 20 ottobre a Castelforte si cercherà di condividere la finalità dell'iniziativa e si raccoglieranno le prime analisi del fenomeno della sicurezza nel mondo giovanile, il 28 a Minturno si cercherà di condividere la diagnosi a cui tutti gli attori del territorio avranno contribuito a definire, il 3 novembre a SS. Cosma e Damiano si conta di raccogliere suggerimenti da parte di coloro che stanno già intervenendo con successo sul fenomeno e il 17 novembre, a Castelforte, si cercherà di condividere una strategia comune di intervento.
 
Il sindaco di Castelforte,  Giampiero Forte, è fiducioso che anche questa iniziativa di coinvolgimento dei cittadini di un'area territoriale sovra comunale, vasta, possa avere il meritato successo perché ha già avuto modo di apprezzare l'efficacia della metodologia adottata.
“Mi sono reso conto che oramai sempre di più i problemi vanno affrontati con una visione di ampio respiro e certamente a livello territoriale e non solo comunale. La protesta che sale dai giovani in ogni parte del mondo va certamente capita e affrontata richiamando la responsabilità di tutti nel fronteggiare il disagio giovanile prima che esso trovi strade pericolose di espressione”
 
Anche il vicesindaco di Castelforte, Giancarlo Cardillo, ne è pienamente convinto e dice: “i giovani costituiscono il nostro patrimonio più importante, la crisi economica mondiale rende ancora più difficile le loro prospettive occupazionali, ma proprio per questo motivo la nostra attenzione nei loro riguardi e la ricerca di soluzioni alternative di impiego dovranno impegnarci veramente tutti” .
 
Il progetto Sostenere conta di lavorare dunque sul problema dei giovani, ma al contempo conta anche di aumentare la vigilanza delle Forze dell'ordine e di potenziare le tecnologie di cui esse dispongono per controllare il territorio e prevenire comportamenti illeciti e infiltrazioni delinquenziali. Un altro argomento di discussione sarà pertanto quello relativo al piano di istallazione della videosorveglianza nei luoghi di maggior pericolo per la comunità.
 
Il vicesindaco di SS. Cosma e Damiano, Vincenzo Petruccelli e il commissario prefettizio di Minturno hanno infatti ragione di sostenere che il controllo delle telecamere per la videosorveglianza va prima condiviso con la popolazione e poi assecondato con sani e responsabili comportamenti quotidiani perché la comunità  risulti veramente al sicuro