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La campana della pace di Sant'Angelo in Theodice

Venendo da Cassino, dopo aver passato il cimitero inglese, si prende la strada per Sant’Angelo in Theodice, passando davanti alla Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Cassino e si giunge al paese, che un volta era un importante castrum medievale. Superato il centro del paese si scende verso il fiume Gari e si percorre il ponte che l’attraversa. Subito a destra vi è un ampio spazio che dà accesso alla sponda del fiume, proprio là dove fa un salto e lancia la spuma.

Nello spazio è stata ricavata una zona per la commemorazione della seconda guerra mondiale e della battaglia che si è combattuta proprio in questa zona per attraversare il fiume e sfondare la linea Gustav. L’ultima battaglia, quella decisiva è stata combattuta l’11 maggio del 1944 ed è stata vinta grazie all’ingegno di un giovane ufficiale canadese, il capitano Anthony Kingsmill del 61st Light Aid Detachment. Egli escogitò il modo di passare il fiume facendo adagiare un carro armato Sherman senza tetto sul letto del fiume e collocandovi sopra un ponteggio di 80 piedi per gli altri cingolati canadesi che andavano a dare una mano alle milizie indiane.

La campana fu collocata a ricordo dei tanti giovani morti nell’attraversamento di quel fiume la cui profondità e vorticosità era stato in un primo tempo sottovalutato.
Essa è stata realizzata da Severino De Sanctis presso la fonderia Marinelli di Agnone ed è stata collocata su una sorta di altare vicino al fiume il 18 maggio del 2008.

Accanto al monumento, vi sono poi delle ulteriori testimonianze della volontà di non dimenticare quei terribili momenti e tutte quelle morti. Vi è dunque una scultura che vuol rappresentare l’abbraccio in segno di pace, una seconda campana e un ceppo francese.

Dall’area si scorge al di là del fiume Gari , oltre la chiesa , la sagoma dell’Abbazia di Montecassino e dalla parte opposta lo sperone del Monte Trocchio.

Immagini

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Didascalia: La campana della Memoria